Le nostre storie: la terza vita di Luis

“Credo di possedere una certa empatia con le buone occasioni.
E’ questo che fa Dora: crea le occasioni perché le persone arrivino senza dovere umiliarsi.”
Luis

Mi chiamo Luis, sono nato in Argentina sessantotto anni fa da genitori italiani e ho vissuto tante vite. Qui a Dora aiuto nei lavori del magazzino: ricevere le merci donate dai nostri fornitori aziendali o privati, organizzarle nei bancali e rifornire costantemente gli scaffali del negozio.
Sono arrivato in Italia nel 1982, in seguito alla scomparsa di mia moglie, sequestrata e fatta scomparire dai militari al potere. Lo ricordo con lucida precisione perché da lì è iniziata la mia seconda vita. Fuggito dall’Argentina e con una figlia di due anni da accudire, ho intrapreso la via dell’esilio. Dopo un lungo periplo, ho fatto appello alle mie origini italiane e sono arrivato a Milano dove ho abitato e lavorato trent’anni. Milano è una città caotica, piena di rumore e di fretta ma io riuscivo a custodire uno spazio di silenzio e di quiete attraverso il mio lavoro: in una casa di accoglienza per ragazze madri io mi occupavo di tutte le manutenzioni domestiche. La manualità libera la mente: questo ho imparato dal mio lavoro.
A Reggio Emilia sono arrivato otto anni fa. Oggi sono in pensione e qui la vita si è fatta più semplice e genuina ed è cresciuto in me il desiderio di restituire alle persone tutto quello che l’Italia ha fatto per me.
Io non credo negli indovini, ma una volta una cartomante mi ha predetto che avrei trovato fortuna nelle situazioni più sfortunate.
Io più semplicemente credo di possedere una certa empatia con le buone occasioni. Un dono che forse mi è arrivato dal dover affrontare situazioni difficili: è importante il dolore, evita che tu ti nasconda a te stesso.
E’ questo che vedo negli occhi di tanti nostri beneficiari, uno sguardo di incredulità per il modo in cui noi volontari li trattiamo. Ma Dora non aspetta che le persone debbano giungere all’emporio umiliandosi. Dora crea le occasioni perché queste arrivino e vivano in maniera positiva l’esperienza del bisogno.
L’esperienza in Dora mi permette di dare un senso ancora più compiuto a tutto quello che ho attraversato.

Intervista raccolta 21/11/2018
Volontaria Federica R.